25/04/2015 – Vecia Ferrovia

Giovanni, Carlo, Stefano

Ritrovo al ponte Resia alle 9:10
Alla 'Vecia stazion'
credevo ci fosse anche Ivan (che ha abdicato causa numerosi compiti) invece siamo solo tre (Stefano, Carlo ed io), so dagli di scambi di messaggi WhatsApp, delle defezioni Sergio lavori a casa, Franco reperibilità, Alex altro impegno, Claudio "divanite":-), Tano "che no se daverza i punti"...
Dopo breve conciliabolo, cambia la destinazione: non più Monticolo, si parte alla volta di Ora puntando alla Vecia Ferovia.
Solita ciclabile fino al ponte di Vadena, ma non passiamo a sinistra, proseguiamo al di quà del fiume. E' una stradella sterrata non praticata da altri ciclisti: disturbata dal nostro passaggio, una lepre che sostava tra i vigneti/frutteti alla nostra destra, scappa velocissima allontanandosi.
Sbuchiamo quindi dalle parti del Viktor Imbiss sulla strada e qui rientriamo sulla ciclabile classica. Nei pressi del maneggio (Papa Joe?) attraversiamo la statale e poco dopo affrontiamo la prima rampa delle Collinette.
Sul viadotto di GlenoStefano dice che questa rampa è il punto più tosto; io non mi ricordo quasi nulla dalla volta che ho fatto la Vecia con Sergio e Tano paaarecchi anni fa.... ho però vago ricordo che attaccammo la Vecia da altro punto e che i sentieri allora fossero molto più trascurati... oggi invece sono una bellezza.
A Montagna ci perdiamo un cartello e così non percorriamo il famoso ponte in curva...  poco male: rientreremo dalla Vecia e sicuramente riusciremo a non mancarlo al ritorno...
Breve sosta all'altezza di Fontanefredde per telefonare alle famiglie che pranzeremo fuori, poi proseguiamo pedalata arrivando a San Lugano alle ore 12:21, autoscatto.
Pranziamo al Bar Ristorante Genzianella: pappardelle ai porcini per loro, io mi pappo bistecca di manzo alle cipolle+rostkartoffeln, ognuno una fresca Paulaner (prima della discesa sempre almeno 0,5l di Weizen!!), tre caffè.
Devo dire che nonostante la giornata coperta e umida, oggi ho bevuto assai (0,75 acqua con sali, 0,5 Hefe, 0,75 acqua di fontana ed anche a casa di nuovo acqua a volontà...).
 Il ritorno è discretamente veloce, spesso Stefano è in pole position, non manchiamo il ponte (altra foto). In ciclabile (stavolta tutta quella classica) Stefano e Carlo fanno qualche tirata ai 35-37 orari, io arranco dietro.
Ci salutiamo al ponte Resia, una volta a casa affronto la parte faticosa: portare la bici in soffitta...
Potrei guardare su cartina per dirvi km e dislivello, ma lascio compito a Carlo.
Dal computer di Carlo: 88.45 km e 1050 m di dislivello.

Giovanni

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