27/06/2015 – Giro degli spiriti

Gaetano, Franco, Giovanni, Alex, Sergio, Max, Massimo, Roberto, Claudio, Carmine

Bene… questa volta abbiamo superato il numero massimo di presenze: ben 10 bikers alla partenza (e ci mancavano proprio Claudio e Carlo con Ivan per essere al gran completo!). Il precedente primato era di 8 al mitico giro di Antermoia del Settembre 2014. Oltre ai soliti membri storici del ‘POT-Ruzeni group’ (e cioè io, Giò, Ser(g)io, Franco, Alex) si sono aggregati Max (amico di Alex già presente al precedente giro della Tufalm) ed un quartetto Alpenjet (amici di Ser(g)io e legati al mondo dell’industria automobilistica con a capo il Marchionne). Si tratta di Massimo, Carmine (che indossa la GoPro sul caschetto), Roberto e… Claudio (vecchia conoscenza per la Monticolata del 29/03/15... sperem ben!).
Il meteo sembra essere ok, non è bellissimo ma nemmeno bruttissimo.
Tutti in perfetto orario alla SAV del Colle e via per Dorf Ega… io con Franco ce la raccontiamo e tiriamo dritti al bivio per la Eggental… ok fino a Prato Isarco per girarsi e poi su per la Val d’Ega e ritrovo con gli altri ad Ega: parcheggio a 200 m. circa prima della piazza centrale perché dopo la sistemazione urbanistica ora c’è il disco orario.
Sistemazione bici ed attrezzatura con caffettino al bar centrale di Ega: servizio ottimo…!
Si parte per il sentiero 7 che sulla destra parte subito in buona salita… la colazione ci frena un po’ ma riusciamo a supere la salita senza grossi problemi e quindi su e giù nel sottobosco fino al Kobhof.
Nei pressi del KobhofDa qui inizia la discesa fino all’albergo Loewe in Val d’Ega poca prima di Nova Levante… subito si vede che il quartetto Alpenjet ne ha molto più di noi in salita e soprattutto in discesa (Massimo e Roberto) e quantomeno più di me in salita… ma Ser(g)io e Giò tengono alto l’onore del gruppo POT. Però al primo bivio se ne vanno tutti dritti a destra (in salita) dalla parte sbagliata. Faccio il punto con la cartina e col GPS di Franco ed aspettiamo che tornino indietro per prendere il sentiero giusto che però è chiuso per lavori… vabbè avanti lo stesso: effettivamente il sentiero è franato e stanno facendo lavori per la sistemazione: peccato che per arrivare fin a lì hanno costruito una nuova strada forestale e ci perdiamo la discesa per sentiero…
Dall’albergo Loewe classica salita su strada statale della Val d’Ega fino al centro di riciclaggio di Nova Levante dove si imbocca sulla destra il sentiero 10A verso Shang.
E’ una stradina forestale senza grossi problemi, nel secondo tratto la salita è un po’ più accentuata, si fa una sosta (con il gruppo dei fuggitivi che ci aspetta). C’è tempo anche per un check date di nascita: gruppo molto eterogeneo da quello del ’58 a quello del ’73… in mezzo tutti gli altri. Arriviamo a Shang per poi scendere alla segheria ed andare a prendere il sentiero 8 che da Obereggen porta a Carezza. In breve arriviamo al lago di Carezza. I fuggitivi sono andati oltre… io speravo in una piccola sosta. E’ il momento di una barretta e poi via e ricompattamento al ‘guado’ (che però è secco): Claudio comincia a lamentare il fatto che ha finito l’acqua… Non ga vè dit che per’sti giri se ghe vol do borracce?
Poi su fino alla ‘Sirenetta’. Si pedala con un tempo buono, non è caldissimo e c’è quasi sempre il sole.  Dalla ‘Sirenetta’ discesa verso Costalunga. Primo tratto con qualche difficoltà tecnica ma niente di chè… ma sa che i ricordi delle difficoltà dei giri passati sono mitigati dal fatto che forse siamo più bravi… a forza di dai e dai…!
Ancora un po’ di su e giù nel bosco e siamo a Costalunga. Cerchiamo la fontana ma non c’è più… qui siamo in Italia ed il passaggio dal Suedtirol all’Italia è veramente lampante. Alla fine Giò trova un rubinetto nel sottoscala di un albergo e quindi via al rifornimento idrico. Decidiamo per il pranzo alla Peniola, quindi qualche barretta per tutti e via con la discesa per Malga Pana e Peniola. Ser(g)io mette tutti sull’attenti per le ‘contropendenze’… che poi alla fine o non ci sono quando ci dovrebbero essere o ci sono quando non ci dovrebbero essere!
Arriviamo senza grossi problemi alla strada asfaltata che porta da Malga Pana alla Peniola: Massimo e Roberto (duo Alpenjet) dimostra che in discesa non ce ne è per nessuno… vanno giù che è una meraviglia… considerando che è la prima volta che fanno questo percorso… io seguo da buon terzo.
Ci ricompattiamo a Malga Pana e poi via per la Peniola. 1.5 km con erta finale su asfalto… la fame comincia a farsi sentire… e meno male che non è caldissimo. Tavolata da 10 e via con le Weizen! Sul menu il Seimsurk sta a 14 Euro (lo sapevamo… in Suedtirol il costo varia tra gli 8.50 e 9.50 Euro….). Vabbè 6 Seimsurk, che qui come noto si chiama Piatto del Boscaiolo e non è nemmeno abbondante (al Rifugio Alpe di Tires lo fanno con 3 uova!), un piatto del Contadino (carne salada con polenta e formaio) e 3 Knoedel col Gulash. Qualcuno doppia la Weizen e col caffè finale sono 20 Euro a testa (incredibile ci fanno anche un po’ di sconto…)!
Sulla variante 'Sergio per le scale'Partenza per la variante ‘Ser(g)io per le scale’. Circa 100 m di dislivello tutti a spinta. Il pranzo e la relativa digestione si fanno sentire… arriviamo alle scale: dalla bici a spinta si passa alla bici in spalla… è un piccolo tratto e poi finalmente pronti per il tratto più bello e tecnico che porterà a Forno. Qualcuno monta le protezioni per ginocchia e gomiti e poi giù a tutta: davanti conducono Massimo e Roberto io e Giò dietro. Loro sono inarrivabili sui tratti scorrevoli. Sulle parti tecniche un po’ ci equivaliamo (spero di non esagerare…). Arriviamo così a Forno (schivando, per fortuna, anche una serie di tombini mimetizzati dall’erba…).
Sosta alla fontana e poi via a Predazzo per la ciclabile e pronti per la salita in bidonvia + seggiovia per passo Feudo. Costo 11.50 Euro con bici (come lo scorso anno) ma non siamo abbastanza per avere lo sconto gruppo: dovremo essere almeno in 15!
Salita in bidonvia: c’è che va in 3… mentre sarebbe consigliato stare in 2 per bidone… Mentre saliamo con la seggiovia (e nella speranza che nostre fidate bikes non siano già on-line… dato che vengono caricate una per una dopo di noi) possiamo anche vedere delle allegre marmotte che prendono il sole sul caldo dei basamenti dei piloni della seggiovia.
Arriviamo così a Passo Feudo: bella vista come al solito sulle Dolomiti trentine anche se le cime delle Pale di San Martino (in primis il Cimon della Pala) sono coperte da nuvole e non si lasciano ammirare… abbiamo comunque la Pala Santa di fronte a noi evvvvia con le foto ricordo!
Discesa alla Garnischer Alm a tutta e poi via alla Epicher Laner per il Passo di Pampeago. Alla Laner un coro ‘suedtirol-alpino’ festeggia un… matrimonio o qualcosa d’altro… Max pare voler partecipare dato che conosce l’idioma ed il testo… meglio sedersi per la meritata bevuta: Weizen e Radler ed uno strudel per me (quello dell’anno scorso però lo ricordavo migliore…).
Claudio è l’unico che si astiene dal bere (però almeno un succo.. per la compagnia) ed anzi inizia ad averne per tutti (a dire il vero, per ora, un po’ di più con i suo amici della Marchionne’s Company)… secondo lui beviamo troppo… ma che c…zzo! si potrà bere o no? E poi che c’è di meglio a stare in compagnia a farsi una bella birretta?
A passo Feudo, vista sul LatemarA Passo Feudo, vista sulla Pala Santa

Beh…, ripartiamo per la discesa verso Obereggen per la solita variante dal sentiero 6: bellissima anche questa dato che non è bagnata… il tempo? Nuvole in lontananza su Bolzano e pare che arriveranno anche dalle nostre parti…
Penultima ‘contropendenza’ che ci fa anche un po’ sudare ed arriviamo ad ‘Obereggen bassa’… dobbiamo svalicare: ultima ma veramente ultima ‘contropendenza’!
Dal parcheggio di ‘Obereggen Alta’ imbocchiamo il sentiero/forestale che ci riporterà ad Ega… giù a tutta con attenzione ai canaletti di scolo che tagliano il percorso e che necessitano della dovuta attenzione… i freni gridano vendetta e siamo ad Ega… arriviamo direttamente davanti al bar della mattina per l’ultima birretta e fare il punto della giornata.
Il solito Claudio si astiene dalla bevuta (qualsiasi bevuta) e continua con le sue questioni sul fatto che siamo sempre a bere e che siamo sulla brutta strada. Ma secondo voi se 9 su 10 sono sempre d’accordo a farsi una in bevuta compagnia … chi è sulla brutta strada?
Giò paga le birre (il portafoglio più veloce della Val d’Ega)… non ho/abbiamo ben capito perché… Beh, ancora grazie nome di tutti.
Scendiamo alle macchine, carichiamo le bici che iniziano le prime gocce di pioggia… ci salutiamo promettendoci di passare altre belle giornate di montagna con le nostre bici, chiudiamo le porte delle macchine giusto in tempo: è il diluvio universale!
Scendiamo per la Val d’Ega con una pioggia battente… entriamo nelle gallerie e quando sbuchiamo a Bolzano… c’è il sole!
Bel giro anche se non tanto in quota e soprattutto fantastica compagnia. Come si fa a non amare questa attività quando si ha ancora la fortuna di poter trascorrere giornate come queste?
In tutto 53 km in circa 10 ore e 1.400 di dislivello in salita e 2.500 in discesa (dati GPS by Franco). Grazie a tutti e soprattutto ai nuovi… di avermi aspettato sulle salite!
Gran bella giornata ed alla prossima!

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