24/05/2014 – Giro del Renon- Tann – Sentiero 11

Gaetano, Giovanni, Franco, Claudio

Olà bikers,

con maggiore velocità del solito, faccio il resconto per non dimenticare dei dettagli... anche in vista di una ripetizione.
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Puntuali alla stazione a valle della funivia del Renon io, Franco, Giò e Claudio. Per la presenza di numerose persone e di altri bikers dobbiamo utilizzare 3 cabine della funivia (una cabina non può contenere più di 4 bici…) per cui arriviamo a Soprabolzano a scaglioni.
Tann

A gruppo compatto… partenza verso il Tann. Seguiamo il sentiero 6 che parte subito con una erta di qualche centinaio di metri… per poi spianare. Passando attraverso il parco-lama del Kaserhof arrivamo senza pb a Riggermoos. Attraversiamo la strada asfaltata e su per una stradina forestale per poi prendere un mulattiera che mi pare sia stata risistemata dalle ultime volte in cui ci siamo passati. Sosta alla ‘panchina’ subito prima dell’unico tratto in salita in cui dobbiamo spingere la bici… anche se qualcuno ci prova ma la salitella è veramente impossibile causa il fondo ‘sgrebenoso’. Superata questa asperità la mulattiera presenta un tratto un po’ radicioso che ci costringe anche a varianti per il bosco… si pedala comunque senza grossi problemi fino al Tann. Facciamo il punto. La ns. guida (il libretto) direbbe di scendere per la strada asfaltata fino ad Himmelreich… ma è presto e ci pare un giro troppo corto… decidiamo quindi di arrivare (per la strada asfaltata) al Pemmen (in pratica alla partenza della cabinovia per il Corno). Quota 1538, cima Coppi del ns. giro.
Ci sfagiola l’idea (ma solo per un attimo) di salire al Corno… ma dopo un veloce consulto decidiamo che non ci sarebbe abbastanza tempo. Caffettino di rito e partenza per la variante nuova del giro che stiamo stravolgendo pur di non fare asfalto in discesa. Decidiamo di procedere verso Bad Siess: dal Pemmen si ritorna indietro su asfalto per circa 200 metri e poi si svolta a sx per il sentiero 9: molto bello, tecnico e fangoso. Sbuchiamo sulla stradina asfaltata che va verso BadSies, subito sulla dx inforchiamo il sentiero 1B che sulla cartina è tratteggiato (gli altri sono ‘solo’ a linea continua!). Bellissimo, tecnico, panorama sulle dolomiti da cartolina (vedere foto).
Arriviamo così ad Himmelreich. Un bufalo ci accoglie lungo la stradina. Trovo anche Frank (uno di coloro con cui condivido la passione del basket del Venerdì sera) facciamo due chiacchiere e tento di convincerlo ad inforcare la sua MTB… ma lui è uno stradista: niente da fare, ha paura della discesa fuori strada.
Da Himmelreich decidiamo per il sentiero 33B, sulla mia cartina che è obsoleta (riporta il prezzo di acquisto sulla custodia… Lire 10.000) questo sentiero non c’è e vado a memoria, prego Giò, che dispone di una cartina più recente (probabilmente prezzo in Euro…), di correggere eventualmente. In pratica facciamo il sentiero ‘bellavista sulle Piramidi di terra’: bello anche questo ed arriviamo a Longomoso.
Da cui parte il sentiero 11 che ci porterà a Steg in Val d’Isarco. Raggiunto Siffiano il sentiero 11 mostra subito che necessita di tecnica e nervi saldi. Registriamo purtroppo una caduta con capottamento di Franco che in un posto senza particolari difficoltà ed a passo d’uomo, complice una serie di coincidenze, voleva vedere come si stà a capottarsi. Botta all’anca, nessun danno apparente alla bici. Un po’ claudicante nel salire in bici. Si continua. Questo 11 è una bella mulattiera non troppo tecnica ma molto, molto pendente… astenersi in futuro chi soffre di vertiggini… Nei pressi dell’A22 mi distraggo un attimo e ruzzolo pure io senza conseguenze particolari… a parte il manubrio che mi si storge un po’… attrezzino con le bruggole, sistemazione e via. Arriviamo allo Steg, rinfresco nella fontana e partiamo per la meritata sosta al Biergarten di Prato Isarco dove ci facciamo una meritata Weizen…
Già la Weizen… solo ora ci viene in mente che nella foga della discesa ci siamo scordati della sosta da Heini al Rielingerhof… non potremo mangiare i bambini… che li fanno da soli (cfr la descrizione sulla guida). Beh… buona la scusa per rifare il giro.
Sono già la 18.30 abbondanti e fino a che ci beviamo la Weizen, e chiacchieriamo del giro fatto, arriviamo a casa che sono anche le 19.30.
Che dire? Bellissimo giro tra panorami assoluti. Il mio computer segna circa 37 km circa da casa mia…
Eh sì questi giri, veri giri da MTB, non sono mai così lunghi ma le soddisfazioni che danno non sono minimamente paragonabili anche a 50 km fatti a Monticolo… vero Claudio? (non il ns. Claudio…).
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Bene, dispiacendosi come al solito per chi non c’era… e ringraziando chi invece c'era.... Alla prossima!
Gaetano.

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