09/05/2015 – Sotto la Mendola

Gaetano, Franco, Alex
Traccia GPS

Si doveva fare la Tufalm… ma chi per un motivo che per un altro (diciamo i soliti lavori di Primavera…) eravamo in pochi… allora tutto rimadato ad una prox settima. Il tempo per la giornata non era nemmeno dato bellissimo pertanto decidiamo di vedere come butta Sabato mattina. Giro di mail e si organizza un classico giretto per Monticolo: presenti al bivio dei pensionati alle 14.30: io con Franco ed Alex.
E’ il mio primo giro da un mese dopo lo stop per i calcoli… ingegneristici. Chiedo di andare con calma… salendo per la ciclabile e vedendo la Mendola, propongo di arrivare al sesto tornante e scendere per un serie di sentieri tanto per fare qualcosa di diverso dalla solita Monticolata. E’ la riedizione del giro fatto il 09/06/13 dal sottoscritto in solitaria.
Arriviamo così al sesto (accidenti ai soliti motociclisti che fanno il GP della Mendola...) e ci inoltriamo nel sottobosco… purtroppo la cartina è rimasta a casa ma Franco ed Alex sono i più ‘tennologici’ e con GPS e Sentres vari imbocchiamo il sentiero 9 (in costa anche con una certa esposizione pur nel sottosbosco) fino al bivio col 540 che butta in giù in una discesa anche abbastanza tecnica fino a raggiungere il sentiero 7A che porta verso le Buche di Ghiaccio.
Al bivio prendiamo il sentiero 15 e siamo nel mezzo delle Buche di Ghiaccio… di ghiaccio manco l’ombra ma c’è una bella frescura in contrasto con l'afa che ci ha accompagnato fino ad ora. Ci dobbiamo fare anche 100 m in salita con bici in spalla per poi scendere direttamente sul primo curvone della strada della Mendola dopo il bivio con Ganda. Attraversiamo la strada e procediamo sempre su sentiero fino alla strada che porta a Pianizza di Sotto (o di Sopra…?).
Imbocchiamo una strada forestale che porta al trottodromo e poi di nuovo al bivio tra la strada della Mendola e Ganda.
A questo punto decidiamo che è il caso di farsi un Weizen… quindi giù ad Appiano, su a Cornaiano e Weizen al solito baretto al trivio della fontana.
Ripartenza e ci spariamo la Forra di Frangarto che ormai è un’autostrada… arriviamo così al ponte di Ferro e poi a casa.
Alla fine 35 km per la verità un po’ afosi ma, per me come prima volta dopo lo stop forzato, anche niente male.
Alla prossima.
Gaetano.


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