11/08/2015 – Maderno - Pizzocolo

Gaetano

Scendendo dal Baldo in seguito al giro del 04/08/15 vedo il Pizzocolo di fronte a me che si erge per 1587 metri dalla sponda bresciana… fatto il Baldo perché non tentare anche questo? Sono 50 anni che lo vedo tutte le mattine da Torri. Negli anni ’90 ci siamo stati su a piedi (con allora morosa… ora moglie). Perché adesso non in bici?
Il Pizzocolo dal traghetto Torri-Maderno
Ok, nei prossimi giorni studio un tracciato e poi vediamo, la forma non è malaccio. Purtroppo carte in scala diversa dalla mia Kompass del 1990 al 50.000 non ce ne sono/non ne trovo. Un po’ poco ma me la devo fare bastare.
Cerco su internet qualcuno che abbia fatto il giro… ‘qualcuni’ ce ne sono, ma non sono descrizioni chiarissime. In ogni caso o si sale dalla direzione Gardone-Salò o direttamente da Toscolano-Maderno o da San Lorenzo. Alla fine decido per Toscolano-Maderno iniziando attraverso la valle delle Cartiere.
Purtroppo il primo traghetto da Torri per Maderno (16 Euro A/R) è alle 8.35… sicchè prima delle 9.00 non se ne parla di iniziare a pedalare.
Aspettando l’attracco del traghetto faccio due chiacchiere con un turista tedesco (di Fuessen) che anche lui traghetta con la MTB. Parliamo del più e del meno ed anche lui concorda che il Suedtirol (e la Baviera…, ci tiene a precisare) sono un’altra cosa. Io gli dico che mi farò il Pizzocolo, lui mi dice che non sa bene ancora cosa fare. Traghettiamo col Pizzocolo che diventa sempre più maestoso e poi ognuno per la sua strada.
Memore del giro del Baldo di qualche giorno fa ho due borracce piene (circa 2 litri) ed una bottiglia di plastica da 1.5 litri nello zaino… non si sa mai.
Inizio su per la valle delle Cartiere (detta così perché negli anni 50 fioriva l’industria della carta, c’è anche un bel museo da visitare). Il meteo è buono ed il torrente Toscolano che scende dalla valle porta anche un po’ di frescura. Arrivo così in fondo alla valle (circa 3/4 km) a quota 150 m, a questo punto ci dovrebbe essere un tratto di sentiero che arriva a Gaino… ma un ponticello è crollato e non si può passare… ma mettere un cartello ad inizio della valle?
Niente da fare, qualche tentativo di trovare passaggi sulla forestale ad alcuni bivi precedenti mi portano sempre a ‘casa di qualcuno’… ok ritorno indietro di 200 m e mi tocca una mulattiera paurosa (in salita) per arrivare a Gaino a quota 300 m… ovviamente tutto a spinta. Cominciamo bene!
Da Gaino si procede prima su asfaltata e poi su buon sterrato per la valle per qualche chilometro… poi inizia!
La prossima tappa è il Palazzo di Archesane (una vecchia ma ristrutturata casa montana dei signori della valle degli anni ‘800) a quota 814 m.
Dicevo, si inizia: erte cementate al 17/18% e sterrato al 10/12% (lo sterrato è dove spiana….). Caldo abbastanza, mediamente tracciato nel bosco quindi abbastanza all’ombra. Tra fatiche immani arrivo al Palazzo di Archesane e mi merito la sosta.
A Palazzo di Archesane
Spuntino e riposo di qualche minuto. Il prossimo appuntamento è col Passo Spino a 1116 m. Ah… ovviamente nessuna presenza di acqua… cerco quindi di centellinare i consumi dato che la parte finale sarà in pieno sole e saranno anche le 13 circa… proprio un bell’orario!
Dal Palazzo di Archesane al passo Spino sono solo 300 metri ma il sentiero è veramente impossibile… pendenze al 17% ma non sono cementate, molti sassi e ghiaino col mio Nobby Nick posteriore, per la verità, un po’ consumato e non riesco a stare in sella. Quindi per la maggior parte a spinta.
Al Passo Spino
Arrivo così al passo. A circa 20 minuti in leggero saliscendi c’è il rifugio Pirlo allo Spino… un cartello magnifica la cucina a base di polenta e formaggio fusi/funghi, lasagne al forno ecc. Ma avrei ancora 500 m di dislivello… se vado a mangiare poi chi si muove più, quindi decido per la la salita al Pizzocolo. Un paio di barrette e via.
Primo tratto di circa 200 m di dislivello molto a spinta il resto fifty/fifty. L’ultimi tratto della salita in campo aperto (circa 150 m di dislivello) assomiglia ai tratti più duri fatti tra il rifugio Lusia e il passo delle Bocchette (riferimento al giro del 18/07 a Lusia) comunque non sarà certo questo a fermarmi adesso.
Salendo incontro alcuni bikers in discesa con cui scambiare 4 chiacchiere per l’itinerario della successiva discesa, uno di questi è il tedesco che avevo incontrato al traghetto alla partenza… ma da dove è salito? Aveva una cartina al 200.000 della pro-loco ma è evidente che ha trovato tracciato migliore del mio…
Arrivo così alla cima. Panorama magnifico su tutto il lago di Garda… a dire il vero un po’ di foschia rende la vista meno bella ma la soddisfazione per essere arrivato fin qui (1587 m) è massima!
Vista sul Lago verso sud lato Salò
Vista sul Lago verso sud lato San Vigilio-Garda

Scorte idriche al lumicino, trovo un ragazzo del posto con 3 ragazze (!) che ha addirittura una borsa frigo con 4 bottiglie di Ceres da 0.33 e 4 bottiglie di acqua da 1.5 litri… mi riempie una borraccia e mi faccio fare qualche foto. Veramente ospitali!
Sulla cima del Pizzocolo
Vedo sul Baldo il rifugio Fiori del Monte Baldo dove ero solo qualche giorno fa… di qui si vede bene che anche quella è stata una bella pedalata!
Bene è quasi ora di scendere. Il sentiero è molto tecnico ma non strettissimo e quindi mi cimento con buoni risultati… fino al bivio per il Passo Spino… qui decido di prendere a sinistra (su consiglio del ragazzo del posto trovato in cima) ed inizio una forestale, all’inizio anche abbastanza tecnica, che mi porterà fino a Maderno: circa 1300 metri di dislivello in una discesa tra panorami meravigliosi: i freni sono sempre in tiro e la spussa di ‘ferro bruciato’ si sente bene nelle alcune soste che faccio più per bere…
Ah, comunque di acqua niente da fare, tutto secco! Cvd.
Arrivo a Maderno e mi fiondo nella gelateria che conosco per farmi un super cono! Poi via a prendere il traghetto… Ehi moglie, figli ed amici mi aspettano in spiaggia e dopo una sudata così…!
Arrivo all’attracco giusto per imbarcarmi e traversare guardando il Pizzocolo che si allontana e pregustando il bagno che mi aspetta. Arrivo a Torri e mi fiondo direttamente in spiaggia… gli altri sono tutti a mollo, resto in braghette da bici e pure io a mollo guardando il Pizzocolo e ricevendo i complimenti dei presenti per l’impresa.
Eh sì, da oggi il Pizzocolo lo vedo in modo diverso… anche questa descrzione la sto facendo col Pizzocolo di fronte… è magnifico!
Dimenticavo, 1500 metri di dislivello per 30 km… pochi i chilometri ma tanto il dislivello!


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