29/08/2015 – Cresta confinale del Brennero

Gaetano, Roberto, Sergio, Alex, Miki, Elio

Bene, con questo giro ci siamo spinti anche fino alle montagnone di confine. Ritrovo presso la stazione di Bolzano alle 7.15 per prendere il treno per Colle Isarco. Gradito rientro di Miki con un suo amico, Elio, che sfoggia una fat bike meravigliosa (eh… ci sarebbe voluto Franco). Elio è un tipo super allenato (8000 km fino ad ora con la sua fat nel 2015, io sono a circa 700…).
Timbriamo l’AA-Pass e ci portiamo al binario 1. Sorpresa: questo treno (per Innsbruck, con carrozze OE-BB) non fa servizio bici! Discussione col capotreno dato che sull’orario non è indicato ed addirittura sulla App di AA-Pass è indicato che il servizio bici è previsto!. Niente da fare, non ci resta che aspettare il prossimo alle 8.01.
Ci spostiamo al binario 3, dove ci sono già altri bikers (ed altri ne arriveranno) ed il treno, in arrivo da Merano, ha già qualche bici nella stiva apposita. Si inizia a salire tra spintoni e varie… il treno carica al max 18 bici ma ci saranno almeno 25 bikers più alcuni già a bordo… discussioni col capotreno anche un po’ animate ed alla fine riusciamo comunque ad imbarcarci. Solita storia: la Provincia sbandiera ai 4 venti il binomio treno-bici e poi non fa nulla per rendere possibile questo. Immaginiamo che tutti i sabati e le domenica si ripeta questa situazione… perché non attaccare un'altra carrozzza…? Ah già… notizia di questi giorni: aumento di oltre 50% delle tariffe AA-Pass per chi fa al max 1000-2000 km… e questo è il servizio? Bravi! Una e-mail di protesta al Servizio mobilità (servizio?) della Provincia la scrivo di certo!
Ok, il treno parte lasciando a terra alcuni bikers e lo stesso accadrà a Chiusa, Bressanone e Fortezza… Arriviamo a Colle Isarco, scarichiamo le bici e prendiamo la ciclabile… senza solito caffettino, la speranza è quella di trovare almeno un baretto… nulla! Anche Sergio deve approfittare del bosco…
Inizia la salita… primo tratto in ciclabile e poi via per la strada militare. Colle Isarco è a quota 930 m e noi dobbiamo arrivare a 2165 al Sandljoch (Passo del Santicolo).
Le strade militari verso il Sandljoch
Capisco subito che oggi non è la mia giornata migliore, il Custoza ed il debosciamento delle ferie si fa sentire… ci provo ma niente da fare, oggi è peggio del solito e chiudo il gruppetto con distacchi sempre maggiori. La testa del gruppo vede Roberto, Sergio ed Elio andare come i treni, poi Alex subito lì quindi Miki (complimenti) e poi io: dato che non è giornata meglio prendersela con calma, l’importante è sapere che mi aspettano.
Fuori dal bosco i panorami iniziano a diventare bellissimi… anche i ruderi delle vecchie installazioni militari fanno ‘bella’ mostra di se e ci fanno anche un po’ riflettere su quegli anni dove qui non si veniva certo in MTB e per piacere.
Con qualche sosta per mangiare qualcosa (nessuna presenza di rifugi/malghe per tutto il giro) e riempimento borracce (acqua però ce ne è abbastanza), arriviamo al Sandljoch.
Al Sandljoch
Il Tribulaun dal Sandljoch
Il panorama sui ghiacciai italo-Austriaci è meraviglioso e siamo praticamente ai piedi del Tribulaun, un montagnone di 3097 m! Siamo anche sul confine con l’Austria. Foto di rito in ogni dove con ogni panorama.
Ripartenza per la Sattelalm. Ora che siamo in quota le strade militari sono un po’ più agevoli e tra saliscendi vari ci facciamo la cresta di confine. Riusciamo a vedere anche alcune marmotte intente a crogiolarsi al sole.
Verso il Sandljoch sulla cresta di confine
Sulla cresta di confine
Ad un certo punto decidiamo di fare una deviazione: se arriviamo al Sattelberg e poi alla Sattelalm… la discesa sarà una forestale che significa nulla di tecnico. Con Roberto individuiamo il sentiero 3 che si stacca dalla strada militare in quota e va dritto a Brennero… decidiamo di fare questo e finalmente un po’ di terreno adatto ai nostri ‘bisogni’ di discese tecniche. Il sentiero è a tratti a abbastanza tecnico e comunque non è una forestale… su alcuni tratti un po’ paludosi dove ci tocca scendere o fare varianti particolari, Elio con la sua fat galleggia sulla ‘paceca’ in modo incredibile e tira dritto come se fosse su un banale sterrato.
Ruderi militari lungo la cresta di onfine... i ruderi sono quelli in cemento armato sulla destra della foto!
Scendiamo di quota ed arriviamo in prossimità di Brennero. Alcuni passaggi molto tecnici ci impegnano e su non di questi, complici gli aghi di pino, mi ritrovo a scendere perpendicolare al terreno su una pendenza elevata con i freni bloccati… e scendevo lo stesso! Fino a fermarmi 10-15 metri più sotto sfiorando Roberto… se ci fosse stato Claudio lo avrei centrato di sicuro!
Manca ancora poco e su un passaggio un po’ stretto da fare a spinta Miki mette il piede a valle (invece che a monte) e si scapuzza per qualche metro tra le sterpaglie rimediando qualche botta e certamente un bello spavento. Con calma recuperiamo lei e la bici e ci mettiamo in marcia… ed in 5 minuti siamo a Brennero.
Decidiamo che è inutile consumare i nostri copertoni sulla ciclabile per prendere il treno a Colle Isarco… il treno parte da Brennero, meglio prenderlo qui. Andiamo alla stazione a vedere quale treno prendere… o uno subito (imbarco immediato) o uno tra un’oretta… dato che il baretto della stazione ha la Paulaner alla spina decidiamo per ‘uno tra un’oretta’. Quindi Paulaner per tutti (doppio giro) e poi via a prendere il treno. Stavolta siamo solo noi con le bici e quindi, senza discussioni, si sale. Miki è dolorante al fondo schiena, speriamo non sia nulla di più che una botta.
Arriviamo così a Bolzano… Sergio deve prendere il treno per Salorno… ma oggi è sabato ed il treno in coincidenza col nostro non c’è… ce ne è uno tra 30 minuti che però non ferma a Salorno ma a Mezzocorona… ultima birretta al bar del Landhaus 2 in attesa del treno di Sergio… che poi se la dovrà ancora pedalare da Mezzocorona a Salorno.
Saluti reciproci ed alla prossima. Non tanti chilometri (circa 35) ma con 1300 metri di dislivello ma quel che più conta fantastica compagnia con panorami bellissimi!


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