27/12/2015 – Stoanerne Mandler

Gaetano, Massimo, Gigi, Alex, Franco, Carlo, Sergio
Traccia GPS

Dato che non piove… la montagna è lì che ci aspetta per una bella ripetizione in quota: gli Stoanerne Mandler ci attendono! Giro di What’s Up (ed e-mail/sms per l’unico con un vecchio telefono non What’suppabile… cioè io) ed il ritrovo resta fissato alla SAV di San Genesio per le 8.20.
Attrezzatura vestiaria invernale… le temperature sono basse 1° C sul mio computer.
Partenza: servono 2 giri di funivia in quanto si possono caricare solo 4 bici alla volta e siamo a San Genesio dove splende il sole e che non ci abbandonerà più fino alla discesa da Meltina, intorno alle 16 del pomeriggio.
Ci ricompattiamo alla SAM e dopo che Sergio (come al solito) approfitta delle ‘facilities’ della SAM si parte alla volta della Stella Alpina. Per me, che sono 2 mesi che non pedalo… e si sente, si farà sentire: ma nessuna novità, in salita sono sempre ultimo!
SAM di San Genesio
Lavena - Langfenn

All’altezza del bivio per la Stella Alpina, Alex propone una variante per il bosco (prendere a sinistra)… che ha il vantaggio di essere ‘per il bosco’ anziché per la comoda strada asfaltata, ma ha qualche rampa che un po’ mi fa rimpiangere il comodo tragitto asfaltato.
Alla Stella Alpina il gruppetto dei fuggitivi è già pronto alla ripartenza… io propongo un caffettino. Proposta accolta e poi si parte.
Un po' di riposo prima del rush finale.Prossima tappa è Lavena (Langfenn) dove arriviamo con qualche sbuffo e dove Alex e Carlo tirano fuori dei ‘vanzarotti’ di Natale: Buoni i datteri offerti alla compagnia. Qualche foto e via in discesa per il parcheggio di San Giacomo da dove parte il terribile chilometro per il bivio tra Moelten Kaser e Lanzerschuster. L’erta finale è micidiale (punte al 24%), non so chi sia arrivato prima ed in che ordine (credo che Gigi e Massimo se la siano contesa), io in ogni caso me la pedalo tutta!
Ripartenza quindi per la Molten Kaser dove arriviamo senza grandi problemi, dire che il più è fatto ci può anche stare?
Alla Moelten Kaser rabbocco la borraccia e mi faccio una barretta con Sergio, gli altri sono già in viaggio per il Giogo dei Prati da dove partono gli ultimi 100 metri di dislivello per la cima. Stavolta senza errori di tragitto (vedere il giro del 08/06/14 con Claudio…). Il sentiero all’inizio è pedalabile, poi è molto ‘spingibile’ ed arriviamo tutti pronti per il rush finale.
Gigi parte, ci si vedrà in cima. Gli altri dietro ed io a chiudere, arriviamo così agli Omini di Pietra. Fantastico panorama a 360 gradi, non c’è una nuvola e fanno impressione le linguette bianche delle piste da sci in lontananza. Fantastico! Dedica sul libro della cima e… toh, Sergio tira fuori una bottiglia di prosecco con i relativi bicchieri! Prosit! Come si fa ad essere più Ruzeni di così! Una ‘bicera’ anche per la fotografa e lo scatto è lì a testimoniare la ‘ruzenezza’ del gruppo.
Prosecco alla cima. Prosit!
Nessuna nuvola all'orizzonte!

Partenza per la discesa dal versante sul prato verso la Molten Kaser: il Seimsurk ci aspetta! Giù a tutta ed Alex ha anche il tempo di fare un 360 gradi senza conseguenze… tradito da una buca mimetizzata tra il prato e complice un sole veramente basso all’orizzonte che un po’ abbaglia.
Arriviamo così pronti per il pranzo, Seimsurk, Weizen e caffè quasi per tutti. 14 Euro a testa (però le patate non erano all’altezza, forse la troppa gente presente ha messo in crisi il cuoco!)
Lingue di neve a ReinswaldIl sole cala ed è ora di ripartire. Scendiamo verso Meltina per i sentieri ormai stranoti fatti veramente a tutta. Alziamo anche un bel polverone dato che è molto secco, con anche qualche incavolatura di alcuni turisti a cui tocca mangiare un po’ di polvere… ma pensando alle molte volte che la abbiamo mangiata noi quando su strade simili ci superavano le varie jeep dei locali coi permessi per circolare… non ci sembra nemmeno tanto grave.
Arriviamo così alla SAM di Meltina ancora col sole, e ripartiamo per l’ultimo tratto che ci porterà a Vilpiano. Primo tratto su asfalto e poi inizia la terribile mulattiera. Ormai io sono alla quarta ripetizione e non mi sembra più tanto terribile… ma impegnativa sì. In un passaggio nemmeno tanto duro ma abbastanza pendente e ‘smaroccolato’ Carlo perde la ruota anteriore della sua nuovissima bici. Sbatte il mento su un sasso e si procura una lacerazione sul labbro… tra chi dice che sarebbe meglio andare all’ospedale e chi no… ripartiamo per Vilpiano. Carlo è un POT-Duro e non si fa certo intimidire da qualche graffietto! A Vilpiano il sole non c’è più ed il rientro per la ciclabile è la parte più fredda della giornata: fermi a pedalare è proprio una rottura ed una freddura. Ma come fanno a divertirsi quelli delle BdC (Bici da Corsa)?
Arriviamo così a Bolzano, Saluti ed Auguri a tutti per la prossima fine (dell’anno!) ed alla prossima uscita!
Solita 50ina di km con 1000 m di dislivello, niente neve ma molta soddisfazione.
Gaetano.

PS
La sera stessa sappiamo che Carlo, poi andato all’ospedale, è stato ricucito con 8 punti tra interni ed esterni. Buona guarigione!

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